giovedì 2 aprile 2015

Tecniche di rilassamento per fronteggiare al meglio stress quotidiano, ansia, tensioni...

Vivere nell'era moderna comporta diversi impegni, che spesso possono farsi sentire in maniera massiccia. Il nostro corpo assimila tutto ciò che la nostra mente produce ed arriva  in un certo momento in cui ci segnala,  in diverse forme, che ha bisogno di trovare il giusto equlibrio psichico. Vi siete mai sentiti con i nervi a fior di pelle? agitati? tesi per troppo tempo? Il training autogeno è una tecnica che aiuta a ritrovare l'equilibrio psicofisico



in maniera naturale e a poterlo ripetere nei momenti che più desiderate.  Lo psicologo vi fornisce una stanza dove relax e calma sono i principali strumenti per iniziare il viaggio per ritrovare il benessere più profondo. Successivamente si eseguono semplici esercizi che coinvolgono tutto il corpo e vo aiutano a trovare la pace interiore. Perchè non concedervi un momento tutto per voi? Moltissime persone trovano giovamento e affrontano meglio la quotidianità, sentendosi più distesi. Cuore che batte regolare, tensioni muscolari sciolte, respirazione ottimale, pensieri positivi, calma e serenità interiore raggiunta. Il training autogeno è il miglior allenamento per chi desidera trovare un ottimo equilibrio psicofisico ed è adatto a diversi disturbi psicologici. Disturbi d'ansia, disturbi del sonno, depressione, disturbi del sonno, dipendenze. E' valido per preparare le donne al parto. Si applica in moltissime situazioni in cui uomini e donne di qualsiasi età sentono l'esigenza di trovare un angolo di paradiso e coccolare anima, mente e corpo.

Crisi economica e disagi psicologici


Siamo bombardati dal termine crisi: “Per colpa della crisi”, “Ci riprenderemo dalla crisi?”.
Una meteorite che ha colpito quasi ogni essere umano e sono ormai parecchi anni che continua a destabilizzare molte vite.
Al momento gli economisti fanno ancora fatica a definire con precisione quando e come ne usciremo.
La crisi economica si ripercuote su anima e corpo ogni volta che viviamo forme di disagio. Nuove paure, insofferenza, frustrazione. Sembra che  termini come recessione, perdita del lavoro, lavoro precario siano entrati a far parte della vita di tutti noi. La disillusione sulle proprie aspettative porta a  un numero maggiore di disturbi d'ansia e depressione. E' stata introdotta la sindrome del lavoro precario, che pochi conoscono, ma che si insidia lentamente nella quotidianità e va a ledere il benessere psicofisico. Sono in aumento disturbi quali, ansia generalizzata, attacchi di panico, stress somatico, disturbi del sonno. I pensieri automatici negativi governano la vita di chi è affetto da depressione, svalutando fortemente se stesso e chi gli è accanto. Il senso di colpa, la perdita vengono visti come qualcosa di insostituibile. La nostra psiche vive ogni giorno momenti di disperazione, di angoscia per il futuro. L'ansia generalizzata è la causa di ciò che la crisi ci lascia in sua eredità. Quante volte nella vita di tutti i giorni vi è capitato di avere la mente affollata da molti pensieri? ( il mutuo da pagare, un lavoro precario e poco appagante, la salute , preoccupazione per i figli, il denaro che manca per fronteggiare spese quotidiane ecc). Tutti questi pensieri ed altri portano a sentirsi " sul filo del rasoio", con costante nervosismo e con una sintomatologia quale (contrazione o irrigidimento degli arti inferiori, affanno, palpitazioni, secchezza delle fauci, sensazione di nodo in gola, nausea, diarrea. Sono poche le persone che richiedono una consulenza dallo psicologo e spesso inconsapevoli dei loro problemi, si recano dal gastroenterologo o dal medico, ricorrendo a farmaci che non vanno a lavorare  sul problema alle radici. I Disturbi del sonno sono in continuo aumento. Si pensi all'insonnia che costringe moltissimi italiani a dover fare i conti con un sonno intermittente e di pessima qualità. Difficoltà ad addormentarsi, nervosismo al mattino, difficoltà di concentrazione sul posto di lavoro, eccessivo uso di caffè e di thè per sentirsi più attivi e meno vittime del sonno che incombe. Anche l'ipersonnia causa notevoli disagi. Dormire 10 ore può non bastare e durante il giorno si necessita di dover riposare, quasi fossimo assaliti da una sonnolenza che è definita " ubriachezza da sonno". Cosa si nasconde dietro? E' troppo riduttivo scriverne le cause. Ogni consulenza, tiene conto della soggettività, della vita di ognuno e prevede un percorso mirato .