Per moltissime persone in Italia, le feste Natalizie rappresentano uno stress poco gestibile e molti di loro aspettano la fine dell'anno per tirare un sollievo di sospiro. Lontani dall'atmosfera magica che si viveva da bambini, la corsa frenetica per i regali, rivedere parenti, diventa un macigno insopoortabile. Le luci che illuminano le città ,possono mettere il malumore e spesso si vivono giorni di malessere psicofisico. Ma perchè non tutti amano questo periodo di festa?Molte persone riferiscono che vedere parenti per una volta l'anno è un sacrificio e dover condividere momenti insieme crea ansia e nervosismo. Non sempre risulta un piacere recarsi in centri commerciali e scegliere il giusto regalo da poter acquistare a parenti, ad amici o a colleghi. Il dovere si scontra con il piacere e tanti aspetti che in passato erano così pieni di entusiasmo, si trasformano in momenti che son tutt' altro che piacevoli. Alcuni" spezzano "le feste e il capodanno organizzando qualcosa che li faccia stare bene, senza obblighi morali e nè cibi da gustare per mantenere intatte tradizioni che non sentono più. Per i più fortunati, invece,già dal 26 Dicembre, si organizzano mini viaggi sulla neve o in posti caldi per ritrovare la brezza estiva e fuggire dal freddo e dal gelo tipico delle feste natalizie. E se non fosse colpa del Natale? Molteplici sono le cause che molti italiani riferiscono di vivere in questo periodo dell'anno, ma è normale poterne parlare liberamente e tagliarsi piccoli spazi per non stare male. Leggere un libro, un cinema, far visita a chi volete possono allietare momenti come questi. Ad ognuno auguro di trovare il giusto momento di piacere. Nel caso in cui già diversi mesi prima delle festività, il vostro umore era triste e con apatia bisogna cercarne le cause più profonde che con Il Natale si amplificano e spesso sfociano in apatia o aggresività. Colgo l'occasione per salutare chi mi legge, i miei pazienti adorati e Vi auguro Ogni bene oltre a un Buon Natale di Cuore e felice 2016.
La dott.ssa Valeria Ciolli è iscritta all'Ordine degli Psicologi (Abruzzo). Riceve su prenotazione nel suo studio di Avezzano (AQ) o online, Cell. 340 4159302 | Skype: valeria.ciolli | Email: valeria.ciolli@hotmail.it
martedì 22 dicembre 2015
Il mal di Natale...
Il mal di Natale...
Per moltissime persone in Italia, le feste Natalizie rappresentano uno stress poco gestibile e molti di loro aspettano la fine dell'anno per tirare un sollievo di sospiro. Lontani dall'atmosfera magica che si viveva da bambini, la corsa frenetica per i regali, rivedere parenti, diventa un macigno insopoortabile. Le luci che illuminano le città ,possono mettere il malumore e spesso si vivono giorni di malessere psicofisico. Ma perchè non tutti amano questo periodo di festa?Molte persone riferiscono che vedere parenti per una volta l'anno è un sacrificio e dover condividere momenti insieme crea ansia e nervosismo. Non sempre risulta un piacere recarsi in centri commerciali e scegliere il giusto regalo da poter acquistare a parenti, ad amici o a colleghi. Il dovere si scontra con il piacere e tanti aspetti che in passato erano così pieni di entusiasmo, si trasformano in momenti che son tutt' altro che piacevoli. Alcuni" spezzano "le feste e il capodanno organizzando qualcosa che li faccia stare bene, senza obblighi morali e nè cibi da gustare per mantenere intatte tradizioni che non sentono più. Per i più fortunati, invece,già dal 26 Dicembre, si organizzano mini viaggi sulla neve o in posti caldi per ritrovare la brezza estiva e fuggire dal freddo e dal gelo tipico delle feste natalizie. E se non fosse colpa del Natale? Molteplici sono le cause che molti italiani riferiscono di vivere in questo periodo dell'anno, ma è normale poterne parlare liberamente e tagliarsi piccoli spazi per non stare male. Leggere un libro, un cinema, far visita a chi volete possono allietare momenti come questi. Ad ognuno auguro di trovare il giusto momento di piacere. Nel caso in cui già diversi mesi prima delle festività, il vostro umore era triste e con apatia bisogna cercarne le cause più profonde che con Il Natale si amplificano e spesso sfociano in apatia o aggresività. Colgo l'occasione per salutare chi mi legge, i miei pazienti adorati e Vi auguro Ogni bene oltre a un Buon Natale di Cuore e felice 2016.
Per moltissime persone in Italia, le feste Natalizie rappresentano uno stress poco gestibile e molti di loro aspettano la fine dell'anno per tirare un sollievo di sospiro. Lontani dall'atmosfera magica che si viveva da bambini, la corsa frenetica per i regali, rivedere parenti, diventa un macigno insopoortabile. Le luci che illuminano le città ,possono mettere il malumore e spesso si vivono giorni di malessere psicofisico. Ma perchè non tutti amano questo periodo di festa?Molte persone riferiscono che vedere parenti per una volta l'anno è un sacrificio e dover condividere momenti insieme crea ansia e nervosismo. Non sempre risulta un piacere recarsi in centri commerciali e scegliere il giusto regalo da poter acquistare a parenti, ad amici o a colleghi. Il dovere si scontra con il piacere e tanti aspetti che in passato erano così pieni di entusiasmo, si trasformano in momenti che son tutt' altro che piacevoli. Alcuni" spezzano "le feste e il capodanno organizzando qualcosa che li faccia stare bene, senza obblighi morali e nè cibi da gustare per mantenere intatte tradizioni che non sentono più. Per i più fortunati, invece,già dal 26 Dicembre, si organizzano mini viaggi sulla neve o in posti caldi per ritrovare la brezza estiva e fuggire dal freddo e dal gelo tipico delle feste natalizie. E se non fosse colpa del Natale? Molteplici sono le cause che molti italiani riferiscono di vivere in questo periodo dell'anno, ma è normale poterne parlare liberamente e tagliarsi piccoli spazi per non stare male. Leggere un libro, un cinema, far visita a chi volete possono allietare momenti come questi. Ad ognuno auguro di trovare il giusto momento di piacere. Nel caso in cui già diversi mesi prima delle festività, il vostro umore era triste e con apatia bisogna cercarne le cause più profonde che con Il Natale si amplificano e spesso sfociano in apatia o aggresività. Colgo l'occasione per salutare chi mi legge, i miei pazienti adorati e Vi auguro Ogni bene oltre a un Buon Natale di Cuore e felice 2016.
venerdì 20 novembre 2015
Siamo fatti di emozioni... Il nostro corpo sa tutto.
Date un nome a quello che provate. È il primo passo per trovare una soluzione ai vostri problemi. Ho inserrito una immagine semplice e alla portata di tutti per farvi notare com il nostro corpo assorbe tutte le emozioni quotidiane che spesso possiamo incontare in svariati contesti. Ci avevate mai pensato? Quanti organi, senza che noi ce ne accorgiamo lavorano silenziosi? Spesso solo quando si avverte qualche sintomo fastidioso ( colon irritabile, ansia, cefalee, mal di stomaco ecc) sentiamo che qualcosa non va, ma non sempre andiamo a fondo per approfondire cosa si nasconde dietro. Voi in quale area vi riconoscete?
mercoledì 18 novembre 2015
Si Alla Vita, No all'alcool!!!!
Recenti studi confermano come l'alcool è entrato a far parte delle nostre vite in maniera eccessiva. Il famoso bicchiere di vino che secondo i nostri nonni fa " buon sangue" non è assolutamente vero. Spesso un detto popolare o una credenza sbagliata può rovinare la nostra vita e di chi amiamo. Molti credono che un bicchiere di vino rosso ai pasti aiuti a digerire, ignorando come basti una tisana a base di menta o zenzero sana e naturale. I giovanissimi sono soliti consumare happy hour, non sapendo minimamente i rischi connessi ai loro apparati e al loro stato di salute. Un semplice Bacardi può creare modifiche nel nostro cervello pericolose e dannose. Novembre 2015 è stato il mese per me e i miei colleghi della prevenzione ai danni alcool correlati in gravidanza. Bere piccole dosi di alcool danneggia tutti, anche se in piccole quantità. Le gestanti sanno ancora molto poco di come l'alcool possa danneggiare il feto. Durante la gravidanza bevande alcoliche non devono essere assunte, in quanto se bevi tu, BEVE ANCHE IL TUO BAMBINO!
Nessuna quantità di alcol deve essere considerata sicura ( lattina di birra, bicchiere di vino, superalcolici). Se prima della gravidanza, molte donne ammettono di aver bevuto in modo incontrollato durante il weekend, posssono interrompere questo circolo vizioso per amore di una vita sana.
Cosa può accadere se una donna beve durante la gravidanza?
Il piccolo nasce sottopeso;
Il piccolo può avere problemi nell'allattamento e a prendere sonno;
Problemi dell'udito e della vista;
Malformazioni alla nascita;
Disturbi nella sfera del comportamento e cognitivi.
E' bene tenere inforate le donne su tutti i rischi che incontrano e divulgare il più possibile gli effetti letali delle sostanze alcoliche. Ogni persona, ragazzo o adulto può fare un uso smisurato di alcol in qualsiasi momento della propria vita e spesso uscirne è difficile. Insieme si può costruire un nuovo percorso, allontanandosi da una vita che ci risucchia e ci uccide! Tutto sta nelle tue mani, solo tu puoi creare la vita che desideri, senza ma e senza se con il supporto di uno psicologo.
Nessuna quantità di alcol deve essere considerata sicura ( lattina di birra, bicchiere di vino, superalcolici). Se prima della gravidanza, molte donne ammettono di aver bevuto in modo incontrollato durante il weekend, posssono interrompere questo circolo vizioso per amore di una vita sana.
Cosa può accadere se una donna beve durante la gravidanza?
Il piccolo nasce sottopeso;
Il piccolo può avere problemi nell'allattamento e a prendere sonno;
Problemi dell'udito e della vista;
Malformazioni alla nascita;
Disturbi nella sfera del comportamento e cognitivi.
E' bene tenere inforate le donne su tutti i rischi che incontrano e divulgare il più possibile gli effetti letali delle sostanze alcoliche. Ogni persona, ragazzo o adulto può fare un uso smisurato di alcol in qualsiasi momento della propria vita e spesso uscirne è difficile. Insieme si può costruire un nuovo percorso, allontanandosi da una vita che ci risucchia e ci uccide! Tutto sta nelle tue mani, solo tu puoi creare la vita che desideri, senza ma e senza se con il supporto di uno psicologo.
giovedì 23 luglio 2015
Dalla famiglia mulino bianco, alla famiglia (im) perfetta
Quante volte
vi sarà capitato di guardare in tv la pubblicità della famiglia della
mulino bianco e vi siete visti così lontani da quel mondo così poco vicino alla
vostra realtà. Se non possiamo parlare di famiglia perfetta, certamente ognuno
ha un suo modello di quello che dovrebbe essere la famiglia ideale. La famiglia
senza litigi, senza incomprensioni e una sorta di rifugio alle minacce del
mondo esterno. Ma non sempre le cose vanno così ed è bene saper trovare sempre
il giusto equilibrio. Ogni conflitto che nasce è un riconoscere nell'altro il
suo valore e il suo spazio. Il conflitto non va mai soffocato, in quanto prima
o poi tenderà ad esplodere. Il conflitto spesso nasconde il cambiamento
che stiamo aspettando. Spesso si crede che parlare molto ai bambini piccoli sia
il mezzo più efficace, ma una buona comunicazione è anche quella non
verbale che include , attimi di silenzio, essere presente in varie situazioni,
sguardi, E' bene che tra i genitori venga espresso ogni dubbio,
perlplessità e non venga lasciato spazio "al non detto "o "al
non fatto". Il saper rispettarsi nei tempi è un punto di inizio di
qualsiasi relazione umana. Ogni membro della famiglia ( madre, padre, suocero,
zio) deve saper occupare il proprio posto, senza occuparne altri inadeguati o inopportuni.
Per una giusta armonia, fondamentali sono la complicità, l'apprezzare il
quotidiano e i piccoli momenti della vita. I bambini accettano le regole che i
genitori tendono a spiegare loro e non serve a nulla sgridarli o arrivare a
pensare a punizioni. Ogni bambino non deve vivere imposizioni, ma è bene
spiegare le regole del nucleo famigliare, senza imporgli in modo brusco cosa
deve essere fatto in un dato momento. Ogni famiglia ha il suo stile, vi lascio
qualche consiglio per far in modo che tra madre e figli i rapporti siano un
oasi di pace e non di continue burrasche giornaliere, particolarmente indicati nel periodo in cui i figli diventano adolescenti.
Ascoltarsi senza
pregiudizi;
Esprimere la
propria unicità;
Riconoscere l’individualità;
Favorire l’autonomia;
Assumersi le
proprie responsabilità;
mercoledì 22 luglio 2015
Impariamo a vivere in modo sereno, imparando a dire no e a tagliare dalla nostra vita tutto ciò che potrebbe farci ammalare.
La nostra mente e
corpo sono assorbiti nell'era moderna da continui stimoli che non sempre
ci ricaricano in maniera energica, anzi si presentano in maniera subdola e
spesso si scatenano con apatia, nervosismo, frustrazione, rabbia. Sono definiti
i Vampiri Emotivi e fanno parte di tutte quelle
relazioni sociali e coniugali che spesso ci ledono e ci fanno soffrire, le
decisioni che non si prendono e che si rimandano, il collega che ci fa sentire
inadatti e cerca sempre di avere la meglio sul posto di lavoro, l'amica che vi
chiama per sfogarsi e poi non la vedete per mesi interi. Alcuni di noi
sopportano situazioni sociali molto ingombranti dal punto di vista emotivo e
non sempre riescono a gestirli in maniera equilibrata. Quante volte, anche in
famiglia vi è capitato di sentire la morale di un parente che sembra prendervi
come bersaglio anche per un semplice invito per un caffè? Molte persone pur
riconoscendo il problema, soffocano le loro emozioni e pensieri per approdare
in stati di sofferenza che spesso si presentano in maniera non sempre chiara e
definita. A contatto con i miei pazienti, spesso sento una vasta gamma di
sintomi che se cronicizzano ci rendono la vita un macigno insopportabile.
Spesso, presi da mille impegni tra casa e lavoro, si può essere diventati
inconsapevoli di tante situazioni, ma l'abitudine malsana avvelena a piccole
dosi la nostra anima che con il tempo è come una spugna che assorbe e attrae a
sé solo negatività. Non si può trarre nessun beneficio da un rapporto non
armonico, dove c'è sempre qualcuno che fa il giudice e l'altro un imputato.
Dobbiamo essere consapevoli che il nostro benessere emotivo, la nostra
indipendenza fisica e psichica dipendono soprattutto da quanto noi ci vogliamo
bene davvero e dai NO che usiamo quando la vita sembra diventare troppo
pressante. Quante volte invece di metterci in prima fila, assecondiamo non
mettendoci in primo piano e poi rimuginiamo su quell'evento?
Inconsapevolmente ogni relazione umana può sfociale in un rapporto disadattivo.
Un padre, un figlio, un collega, un amico, un vicino di casa possono indurci in
sentieri poco sani. E' sempre possibile tagliare i rami che si seccano intorno
alle rose del vostro giardino, imparando che se voi state bene, tutto il vostro
giardino ne risenterà ( figli, amici, persone a cui tenete). La negatività assorbita
e mai affrontata, pensate alle somatizzazioni, si riverserà inevitabilmente
sulle persone che amate o stimate. Siamo sempre noi a costruire ogni giorno
piccoli tasselli e siamo sempre noi che dobbiamo imparare a tagliare qualche
filo grigio dalla matassa della vita. Spesso alcuni rapporti sono più difficili
da gestire, come il pranzo dai suoceri, la cognata che ci assilla e le
strategie da mettere in atto sono più ampie e seguono percorsi più lunghi, ma
non dovete temere di prendere il timone e affrontare ciò che vi logora.
Organizzate voi i tempi, non fatevi scavalcare sempre da comportamenti che vi
irritano, rivalutate vostri valori e i vostri punti fermi sono solo
alcuni dei tanti accorgimenti da valutare. La maschera che portate addosso non
vi appartiene? Impariamo a star bene senza, come un bambino che in tutta la sua
innocenza muove i primi passi. Ogni cambiamento, necessita di un piccolo
sforzo, ma il risultato lo apprezzerete e lo gusterete per il resto dei vostri giorni.
Affrontare situazioni, ma con l' auspicio di capirsi, senza andare incontro a
guerre sterili. Lo scontro non è fratello del confronto e l'apertura mentale
non la troverete sempre dietro l'angolo, ma è vostro sacrosanto diritto vivere
a pieno ogni attimo della vita. Le ombre della nostra vita, ci permettono di
capire da dove è scaturita la luce. Reciprocità, armonia sono le parole del
cambiamento in qualsiasi situazione sociale vi trovate a vivere. La libertà è
la compagnia preziosa della vostra vita, unendo i valori che voi avete fatto
vostri e che nessuno vi può portare via.
giovedì 25 giugno 2015
Il pensiero deve andare d'accordo con le tue parole e le parole con le azioni...
Quante volte ci si è trovati a dover fronteggiare situazioni che ci destabilizzavano? Il pensiero può essere un potente alleato o nemico che a seconda da come lo si interpreta, può andare a ledere il nostro benessere psicofisico. Spesso pensieri negativi hanno la loro ripercussione sul corpo. Somatizzazioni ( mal di stomaco, dolori addominali, stipsi, cefalee, nervosismo, nausea, ecc) si fanno sentire attraverso il nostro corpo e possono farci stare male. Il pensiero ha un impatto sulle nostre azioni e qualora non riusciamo a indirizzarlo verso il giusto sentiero, ci soffoca o diventa un peso con cui dobbiamo fare i conti. Mettere d'accordo pensieri di diversa natura con le parole, può sembrare ovvio, ma le statistiche insegnano che non sempre questo è facilissimo. Le azioni come il risultato di tutto questo processo, possono non esser sempre adeguati. Considerate che come ogni processo, va prima incamerato, fatto nostro e poi eseguito. Ogni azione riflette cosa pensiamo. Immaginate nella vita di tutti i giorni quanti pensieri ci bombardano e quante poche volte ci si sofferma un attimo a pensare se quell'azione è collegata ad essa. Presi dalla routine, spesso, viviamo pensieri automatici che non sempre sentiamo nostri fino in fondo. Il percorso terapeutico con i miei pazienti ha agevolato forme di pensiero negative e destabilizzanti e ha reso la vita più agevole, andando anche ad allegerire somatizzazioni con malesseri a seguito ancora poco conosciuti o sottovalutati. Ogni pensiero permette di conoscersi e ogni azione è il risultato di quanto il nostro pensiero ogni giorno elabora. Ogni azione è figlia del pensiero.
giovedì 2 aprile 2015
Tecniche di rilassamento per fronteggiare al meglio stress quotidiano, ansia, tensioni...
Vivere nell'era moderna comporta diversi impegni, che spesso possono farsi sentire in maniera massiccia. Il nostro corpo assimila tutto ciò che la nostra mente produce ed arriva in un certo momento in cui ci segnala, in diverse forme, che ha bisogno di trovare il giusto equlibrio psichico. Vi siete mai sentiti con i nervi a fior di pelle? agitati? tesi per troppo tempo? Il training autogeno è una tecnica che aiuta a ritrovare l'equilibrio psicofisico
in maniera naturale e a poterlo ripetere nei momenti che più desiderate. Lo psicologo vi fornisce una stanza dove relax e calma sono i principali strumenti per iniziare il viaggio per ritrovare il benessere più profondo. Successivamente si eseguono semplici esercizi che coinvolgono tutto il corpo e vo aiutano a trovare la pace interiore. Perchè non concedervi un momento tutto per voi? Moltissime persone trovano giovamento e affrontano meglio la quotidianità, sentendosi più distesi. Cuore che batte regolare, tensioni muscolari sciolte, respirazione ottimale, pensieri positivi, calma e serenità interiore raggiunta. Il training autogeno è il miglior allenamento per chi desidera trovare un ottimo equilibrio psicofisico ed è adatto a diversi disturbi psicologici. Disturbi d'ansia, disturbi del sonno, depressione, disturbi del sonno, dipendenze. E' valido per preparare le donne al parto. Si applica in moltissime situazioni in cui uomini e donne di qualsiasi età sentono l'esigenza di trovare un angolo di paradiso e coccolare anima, mente e corpo.
in maniera naturale e a poterlo ripetere nei momenti che più desiderate. Lo psicologo vi fornisce una stanza dove relax e calma sono i principali strumenti per iniziare il viaggio per ritrovare il benessere più profondo. Successivamente si eseguono semplici esercizi che coinvolgono tutto il corpo e vo aiutano a trovare la pace interiore. Perchè non concedervi un momento tutto per voi? Moltissime persone trovano giovamento e affrontano meglio la quotidianità, sentendosi più distesi. Cuore che batte regolare, tensioni muscolari sciolte, respirazione ottimale, pensieri positivi, calma e serenità interiore raggiunta. Il training autogeno è il miglior allenamento per chi desidera trovare un ottimo equilibrio psicofisico ed è adatto a diversi disturbi psicologici. Disturbi d'ansia, disturbi del sonno, depressione, disturbi del sonno, dipendenze. E' valido per preparare le donne al parto. Si applica in moltissime situazioni in cui uomini e donne di qualsiasi età sentono l'esigenza di trovare un angolo di paradiso e coccolare anima, mente e corpo.
Crisi economica e disagi psicologici
Siamo bombardati dal
termine crisi: “Per colpa della crisi”, “Ci riprenderemo dalla crisi?”.
Una meteorite che ha
colpito quasi ogni essere umano e sono ormai parecchi anni che continua a
destabilizzare molte vite.
Al momento gli
economisti fanno ancora fatica a definire con precisione quando e come ne
usciremo.
La crisi
economica si ripercuote su anima e corpo ogni volta che viviamo forme di
disagio. Nuove paure, insofferenza, frustrazione. Sembra che termini come
recessione, perdita del lavoro, lavoro precario siano entrati a far parte della
vita di tutti noi. La disillusione sulle proprie aspettative porta a un
numero maggiore di disturbi d'ansia e depressione. E' stata introdotta la
sindrome del lavoro precario, che pochi conoscono, ma che si insidia lentamente
nella quotidianità e va a ledere il benessere psicofisico. Sono in aumento
disturbi quali, ansia generalizzata, attacchi di panico, stress somatico,
disturbi del sonno. I pensieri automatici negativi governano la vita di chi è
affetto da depressione, svalutando fortemente se stesso e chi gli è accanto. Il
senso di colpa, la perdita vengono visti come qualcosa di insostituibile. La
nostra psiche vive ogni giorno momenti di disperazione, di angoscia per il futuro.
L'ansia generalizzata è la causa di ciò che la crisi ci lascia in sua eredità.
Quante volte nella vita di tutti i giorni vi è capitato di avere la mente
affollata da molti pensieri? ( il mutuo da pagare, un lavoro precario e poco
appagante, la salute , preoccupazione per i figli, il denaro che manca per
fronteggiare spese quotidiane ecc). Tutti questi pensieri ed altri portano a
sentirsi " sul filo del rasoio", con costante nervosismo e con una sintomatologia
quale (contrazione o irrigidimento degli arti inferiori, affanno, palpitazioni,
secchezza delle fauci, sensazione di nodo in gola, nausea, diarrea. Sono poche
le persone che richiedono una consulenza dallo psicologo e spesso inconsapevoli
dei loro problemi, si recano dal gastroenterologo o dal medico, ricorrendo a
farmaci che non vanno a lavorare sul problema alle radici. I Disturbi del
sonno sono in continuo aumento. Si pensi all'insonnia che costringe moltissimi
italiani a dover fare i conti con un sonno intermittente e di pessima qualità.
Difficoltà ad addormentarsi, nervosismo al mattino, difficoltà di
concentrazione sul posto di lavoro, eccessivo uso di caffè e di thè per
sentirsi più attivi e meno vittime del sonno che incombe. Anche l'ipersonnia
causa notevoli disagi. Dormire 10 ore può non bastare e durante il giorno si
necessita di dover riposare, quasi fossimo assaliti da una sonnolenza che è
definita " ubriachezza da sonno". Cosa si nasconde dietro? E' troppo
riduttivo scriverne le cause. Ogni consulenza, tiene conto della soggettività, della
vita di ognuno e prevede un percorso mirato .
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